Il codice tributo 8913 è quello che il contribuente deve utilizzare con il modello F24 per il pagamento delle sanzioni pecuniarie, relativamente alle imposte sostitutive sui redditi. Per capire di cosa parliamo, dobbiamo spiegare che sui canoni da locazione, percepiti su un immobile locato per scopi abitativi, il proprietario ha la possibilità di avvalersi della cedolare secca, ovvero di un regime fiscale alternativo a quello ordinario. Infatti, anziché sottoporre tali redditi alle aliquote Irpef, potrà versare al Fisco in misura definitiva il 21% dei canoni percepiti, 10%, se l’immobile è stato locato con un contratto a canone concordato.
Ogni anno, il proprietario dell’immobile deve versare a titolo di acconto il 95% dell’importo pagato nell’anno precedente e indicato al rigo 11, quadro RB, colonna 3 del modello 730. Tale acconto non è dovuto, se l’importo trovato è inferiore ai 52 euro, mentre per valori superiori deve essere versato in un’unica soluzione entro il 16 giugno, insieme al saldo Irpef. Tuttavia, se l’importo dovuto è almeno pari a 257,52 euro, il contribuente potrà avvalersi della rateizzazione. In questa ipotesi, dovrà versare il 40% entro il 16 giugno, mentre il restante 60% dovrà essere versato entro il 30 novembre.
Vediamo cosa succede, però , se il contribuente non rispetta tali scadenze. Egli potrà avvalersi del ravvedimento operoso, un istituto giuridico, con il quale ha la possibilità di mettersi in regola con il Fisco, pagando, oltre alle imposte dovute, anche le sanzioni e gli interessi.
La regola è che prima egli paga, minori saranno le sanzioni dovute. Infatti, entro i 14 giorni di ritardo, potrà pagare una sanzione pari allo 0,2% dell’imposta per ogni giorno di ritardo, ovvero fino a un massimo del 2,8%. Dal quindicesimo al trentesimo giorno, la sanzione viene elevata al 3%, dal trentunesimo al novantesimo giorno al 3,75%. Sono dovuti anche gli interessi, che per l’esercizio 2015 sono fissati allo 0,5% dell’imposta e rapportati ai giorni effettivi di ritardo, in relazione all’anno.
Con il modello F24, le sanzioni relative alle imposte sostitutive sui redditi vanno versate separatamente dall’imposta, così come dalle sanzioni. Nel caso specifico, dovrà utilizzarsi il codice tributo 8913, mentre le sanzioni andranno versate con il codice tributo 1992.
Il codice tributo 8913 può essere utilizzato anche per la compensazione con crediti versoi il Fisco. Tenuto conto di questi ultimi, se il contribuente continuerà a risultare in debito, dovrà pagare la differenza, mentre se è in credito, avrà diritto alla relativa riscossione o a un’ulteriore compensazione con altri debiti.