Il codice tributo 6494 è quello che il contribuente deve utilizzare con il modello F24 per il versamento dell’IVA, in base all’adeguamento agli studi di settore. Per comprendere meglio di cosa parliamo, spieghiamo cosa significa. L’IVA è l’imposta sul valore aggiunto, che il contribuente può versare su base mensile o trimestrale. Quest’ultima opzione è possibile solo per chi abbia un fatturato inferiore a un determinato tetto annuo, a seconda che si tratti di attività di vendita di beni, di servizi o mista.
L’IVA a debito netta mensile, al netto dell’IVA a credito, va versata entro il 16-esimo giorno successivo al mese a cui si fa riferimento, mentre l’IVA trimestrale sconta un interesse verso il Fisco dell’1% e va liquidata entro il 16-esimo giorno del secondo mese successivo al termine di ogni trimestre, ovvero entro il 16 maggio, il 16 agosto, il 16 novembre e il 16 febbraio.
Ora, può accadere che sulla base degli studi di settore, il contribuente abbia versato meno IVA di quella risultante dalla valutazione dei ricavi secondo Gerico, il software utilizzato per la determinazione dei parametri di settore.
A questo punto, il contribuente ha la possibilità di adeguarsi ai maggiori ricavi che il Fisco sostiene che egli abbia prodotto nel periodo d’imposta, tenendo presente la sua attività, nonché il luogo in cui essa viene svolta.
L’adeguamento è consentito sia per l’Irpef, sia anche per l’Irap e l’IVA. Esso avviene entro il termine previsto per il versamento dell’imposta a saldo sui redditi, ovvero entro il 16 giugno di ogni anno o il 16 luglio, ma in quest’ultimo caso con la maggiorazione dello 0,4%, a titolo di interesse verso il Fisco.
L’adeguamento non comporta il pagamento di sanzioni e interessi. Quanto all’IVA, bisogna utilizzare per il versamento di tale differenza il codice tributo 6494, denominato Studi di settore – adeguamento. Il Fisco consente al contribuente anche il versamento in forma rateale entro il sedicesimo giorno di ciascun mese a quello di scadenza della prima rata, applicando un interesse annuo del 4%, corrispondente allo 0,33% mensile, a partire dalla seconda rata.
Dato l’alto numero dei contribuenti che si avvalgono della rateazione, l’Agenzia delle Entrate ha precisato che sul modello F24, nel campo rateazione regione provincia mese di riferimento, le informazioni devono essere riportate nel formato NNRR, dove NN rappresenta il numero della rata di pagamento e RR indica il numero complessivo delle rate.