Codice Tributo 1992 – Guida

Il codice tributo 1992 è quello che il contribuente deve utilizzare con il modello F24 per il versamento degli interessi sulle imposte sostitutive, nel caso ci si avvalga del ravvedimento operoso. Per capire di cosa parliamo, dobbiamo fare riferimento alla disciplina prevista per la cedolare secca, il regime impositivo alternativo a quello ordinario, di cui il contribuente può avvalersi per la tassazione dei redditi percepiti nell’anno, in riferimento alla locazione di un immobile a fini abitativi.

La cedolare secca prevede un’aliquota del 21% sui canoni, 10% se il contratto di locazione è del tipo 3+2, ovvero a canone concordato. Ogni anno, il proprietario dell’immobile deve versare, però, un acconto del 95% dell’imposta versata nell’anno precedente, qualora questa risulta superiore a 51,65 euro. Tale acconto deve essere versato al Fisco entro il 16 giugno in un’unica soluzione o in forma rateale, qualora l’importo sia superiore a 257,52 euro. In quest’ultimo caso, la prima rata dell’acconto dovrà essere versata sempre entro il 16 giugno o entro il 16 luglio, con maggiorazione dello 0,4% a titolo di interesse verso l’Erario. Essa sarà pari al 40% dell’acconto complessivo, ovvero a circa il 38% dell’imposta versata nell’anno precedente, il 40% del 95%. Il restante 60%, invece, dovrà essere versato al Fisco entro il 30 novembre. Il saldo sarà anch’esso versato dal contribuente entro il 16 giugno, insieme alla prima rata dell’acconto.

Vediamo cosa succede se il contribuente non versa tali importi in tempo. Chiaramente, egli sarà soggetto a sanzione, ma per limitare la quale potrà decidere di avvalersi del ravvedimento operoso. Questi prevede che se l’imposta viene versata con un ritardo massimo di 14 giorni, la sanzione sarà pari allo 0,2% per ogni giorno di ritardo, quindi, del 2,8% al massimo 0,2% x 14 gg. Dal 15-esimo al 30-esimo giorno di ritardo, la sanzione sale al 3% e dal 31-esimo giorno al 3,75%.

Il contribuente è anche tenuto a versare gli interessi legali, pari per l’anno 2015 allo 0,5% dell’imposta a cui si riferisce. Tali interessi vanno versati, appunto, utilizzando un codice tributo distinto e che sarà per le imposte sostitutive il 1992. Diversi contribuenti lamentano la scarsa chiarezza del modello F24, dove viene richiesto, tra le altre cose, di indicare il mese di riferimento. Per le suddette imposte sarà quello in cui è sorto il debito verso l’Erario. Dunque, se stiamo pagando gli interessi sul ravvedimento operoso, in relazione al mancato versamento puntuale della prima rata dell’acconto della cedolare secca, il mese di riferimento è giugno, ovvero 06 e così via per gli altri casi.