Il codice tributo 8901 è quello che il contribuente deve utilizzare con il modello F24 per il versamento della sanzione pecuniaria relativa all’Irpef.
Per capire di cosa parliamo, è necesario sapere che si tratta di una sanzione relativa al mancato versamento dell’imposta sui redditi delle persone fisiche.
L’Irpef prevede il pagamento di un acconto, pari al 100% dell’importo versato a debito al Fisco per l’esercizio precedente. Tale acconto dovrà essere versato in due rate, la prima delle quali scade il 16 giugno e risulta essere pari al 40% dell’intero dovuto. Il restante 60% dovrà essere versato entro il 30 novembre, mentre anche il saldo sarà effettuato entro il 16 giugno, insieme alla prima rata dell’acconto, oppure entro il 16 luglio, ma maggiorato dello 0,4%, a titolo di interesse verso il Fisco.
Non è dovuto un acconto se al netto delle detrazioni l’importo a debito versato nell’anno precedente non abbia superato i 51,65 euro, ovvero se alla riga RN34 della dichiarazione dei redditi, risulta una cifra inferiore a 52 euro tenendo conto dell’arrotondamento.
I termini ultimi per il pagamento delle rate di acconto e del saldo sono prorogate alla prima data feriale successiva, nel caso in cui cadono di sabato o di domenica.
Vediamo che cosa succede, però, se non si rispettano tali termini per il pagamento dell’Irpef. Si sarà soggetti a sanzione, pari al 30% dell’importo evaso, se si viene scoperti dal Fisco. Tuttavia, se è lo stesso contribuente a mettersi in regola con il ricorso all’istituto del ravvedimento operoso, sarà possibile abbassare notevolmente l’importo delle sanzioni, che si ridurrà ad appena lo 0,2% per ogni giorno di ritardo, se questo è contenuto fino a 14 giorni. Pertanto, se il ritardo fosse di 14 giorni, il contribuente verserebbe una sanzione del 2,8%, pari allo 0,2% per 14 giorni. Dal quindicesimo al trentesimo giorno, la sanzione sale al 3% e diventa del 3,75% per i ritardi compresi tra i 31 e i 90 giorni, ancora più gravosa per quelli più lunghi.
Oltre alle sanzioni dovranno essere versati anche gli interessi legali, fissati dal Ministero delle Finanze allo 0,50% dell’imposta pagata in ritardo per tutto l’anno 2015. Erano dell’1% nel 2014 e ancora più elevati negli esercizi precedenti, a conferma della volontà del legislatore, negli ultimi anni, di andare incontro alle esigenze del contribuente.
Dunque, il codice tributo 8901 è quello che dovrà essere utilizzato per il pagamento della sanzione, il cui importo va indicato separatamente da quello dell’Irpef, oltre che dagli interessi.