Il codice tributo 8907 è quello che il contribuente deve utilizzare con il modello F24 per il versamento della sanzione pecuniaria relativa all’Irap. Questa è l’Imposta regionale sulle attività produttive, introdotta in Italia nel 1998 e che rappresenta un unico nel suo genere, in quanto, a differenza delle altre imposte dirette, non tassa un utile, bensì il fatturato di un’azienda, tenendo presente solo parzialmente dei costi sostenuti per realizzarlo. Il principio alla base di tale imposta è che l’impresa deve pagare per i servizi pubblici usufruiti nel corso dell’attività. Al gettito derivante dal versamento dell’Irap è legato il finanziamento della spesa sanitaria, sebbene parzialmente.
Aldilà dell’aliquota fissata su base nazionale e pari al 4,82%, le regioni hanno la possibilità di imporre un’addizionale, che varia di realtà in realtà e che è diventata ben più onerosa nelle regioni con deficit sanitario.
Detto questo, la sanzione pecuniaria alla quale ci riferiamo è quella applicabile, nel caso di ritardo nel pagamento delle scadenze dell’Irap. I contribuenti oggetto di tale imposta sono tenuti a versare ogni anno un acconto pari al 100% della somma a debito versata nell’esercizio precedente. Il 40% di tale acconto deve essere versato con la prima rata entro il 16 giugno, mentre il restante 60% deve essere versato con la seconda rata entro il 30 novembre. Il saldo deve essere effettuato anche questo entro il 16 giugno, insieme all’acconto, oppure entro il 16 luglio, ma in questo caso deve essere maggiorato dello 0,4%.
Vediamo cosa accade se non si rispettano tali scadenze. Ricorrendo al ravvedimento operoso, ossia all’istituto che consente di mettersi in regola con il Fisco, evitando di pagare così la sanzione piena e pari al 30% dell’importo evaso, si ha la possibilità di pagare una sanzione di appena lo 0,2% per ogni giorno di ritardo, se quest’ultimo risulta non superiore a 14 giorni dalla scadenza. Dal quindicesimo al trentesimo giorno, la sanzione sale al 3%, mentre dal trentunesimo al novantesimo giorno cresce al 3,75%. La stessa percentuale si applica per i ritardi contenuti entro la data prevista per la presentazione della dichiarazione, relativa all’esercizio relativo alla violazione.
Oltre alla sanzione, deve essere pagato l’interesse legale, che a partire dal 2015 è dello 0,5% dell’imposta versata in ritardo. Era dell’1% nell’anno precedente e al 2,50% nel biennio ancora prima. In definitiva, il codice tributo 8907 è quello da utilizzare per pagare la sola sanzione, mentre altri sono i codici per il versamento dell’imposta, così come per l’interesse legale.