Il codice tributo 1993 è quello che il contribuente deve utilizzare con il modello F24 per il versamento dell’interesse sul ravvedimento operoso, relativo all’Irap, l’Imposta regionale sulle attività produttive. Il codice deve essere utilizzato alla voce regioni e solo con riferimento agli importi a debito.
Per capire di cosa parliamo, dobbiamo sapere che ogni anno il contribuente è tenuto a anticipare al fisco il 100% dell’importo pagato per l’esercizio precedente. Il pagamento va fatto in due rate, la prima deve essere versata entro il 16 giugno e risulta essere pari al 40% dell’acconto. La seconda rata deve essere versata, invece, entro il 30 novembre e risulta essere pari al restante 60% dell’acconto. Il saldo deve anche essere versato entro il 16 giugno, insieme alla prima rata, ma può anche essere posticipato al 16 luglio, pagando un supplemento dello 0,4% a titolo di interesse verso il Fisco.
Qualora tali scadenze non fossero rispettate dal contribuente, egli potrebbe essere soggetto a una sanzione del 30%, per evitare la quale si può ricorrere all’istituto del ravvedimento operoso, con il quale ci si mette in regola con il Fisco e si può pagare una sanzione ridotta. Essa è pari allo 0,2% per ogni giorno di ritardo, se questo è pari a un massim o di 14 giorni, al 3% per i ritardi compresi tra i 15 e i 30 giorni e al 3,75% per quali superiori ai 30 giorni e inferiori ai 90. E così via.
Oltre alla sanzione, bisogna versare anche un interesse legale, che per l’anno 2015 è pari allo 0,5%, mentre durante l’esercizio precedente era dell’1%. L’interesse si calcola in funzione dei giorni di ritardo, per cui la formula è la seguente, tasso interesse x giorni ritardo / 365 x importo imposta.
Gli interessi e la sanzione vanno versati con codici tributo differenti da quello utilizzato per il versamento dell’imposta. Per gli interesse, il codice tributo da utilizzare è, appunto, il 1993.
A sua volta, l’Irap prevede il pagamento di un’addizionale comunale e una regionale, anch’esse con il rispetto codice tributo per il caso di versamento degli interessi relativi al ravvedimento operoso.
L’imposta è unica nel suo genere, perché colpisce l’intero fatturato e non il reddito maturato dalla società o dal libero professionista, fatte salve solo alcune specifiche detrazioni ammesse. Pertanto, nonostante l’aliquota nazionale e le addizionali locali appaiano basse, la base imponibile è elevata.