Il codice tributo 6031 è quello che il contribuente deve utilizzare per il versamento con il modello F24 dell’IVA relativa al primo trimestre. Per comprendere di cosa parliamo, spieghiamo meglio.
I titolari di partita IVA, lavoratori autonomi, liberi professionisti e imprenditori, devono versare periodicamente al Fisco l’IVA a debito, al netto dell’IVA a credito maturata nel periodo di riferimento. I versamenti sono mensili e devono avvenire entro il sedicesimo giorno successivo al mese di riferimento. Tuttavia, coloro che fatturano al di sotto di un determinato livello nell’anno, a seconda che si tratti di attività di vendita di beni, di servizi o di entrambi, 400000 è il limite fissato per le attività di vendita di servizi e 700000 euro per quelle miste, hanno la facoltà di avvalersi dei versamenti trimestrali.
In questo caso, il contribuente è tenuto a versare l’IVA a debito, dove esistente, entro il sedicesimo giorno del secondo mese successivo alla chiusura di ogni trimestre. Pertanto, relativamente ai primi 3 mesi dell’anno fiscale, la scadenza per il pagamento è il 16 maggio, per il secondo trimestre è il 16 agosto, per il terzo trimestre è il 16 novembre e per il quarto e ultimo trimestre è il 16 febbraio.
Ciascun versamento deve essere gravato dell’1%, a titolo di interesse verso il Fisco, dato che il debito verrà saldato con 2 mesi di differenza rispetto al caso dei versamenti mensili.
Il codice tributo 6031 è proprio quello che deve essere utilizzato per il versamento dell’IVA relativa al primo trimestre. La scadenza entro cui il pagamento deve essere effettuato con il modello F24 è il 16 maggio di ogni anno, salvo che il termine cada di sabato o di domenica, perché in quel caso la scadenza è prorogata al primo giorno lavorativo successivo.
Il codice può essere utilizzato anche per portare a compensazione parziale o totale eventuali crediti con il Fisco. Se, per ipotesi, il contribuente vanta un credito di 5.000 euro e allo stesso tempo ha maturato un’IVA a debito di 7000 per i primi 3 mesi dell’anno, egli potrà compensare i due importi, versando al Fisco il debito netto di 2000 euro.
Risulta essere evidente, poi, che nulla andrà versato se nel periodo è stata maturata più IVA a credito che a debito, situazione che denota una scarsa fatturazione, rispetto agli acquisti effettuati dai fornitori di beni e servizi.
Per avvalersi dei versamenti trimestrali, ove se ne avessero i requisiti, è necessario fare relativa comunicazione in sede di inizio attività e nella prima dichiarazione annuale IVA, valida fino alla revoca.