Il codice tributo 6011 è quello che l’imprenditore, il libero professionista e il lavoratore autonomo devono utilizzare con il modello F24 per l’autoliquidazione IVA relativa al mese di novembre. Trattasi di contribuenti mensili, ovvero di quanti non possono o non vogliono avvalersi dei pagamenti trimestrali, possibili entro il sedicsimo giorno del secondo mese successivo a ogni trimestre quando nell’anno solare precedente sono stati raggiunti livelli di fatturato fino a 400.000 euro per le attività di servizi e di 700.000 euro per quelle di cessione di beni. Nel caso di attività miste, si fa riferimento al limite dell’attività prevalente.
Visto che i versamenti trimestrali sono soggetti a una maggiorazione dell’1%, a titolo di interesse verso l’Erario, nemmeno tutti i contribuenti che ne hanno facoltà decidono spesso di avvalersene, trattandosi di un’opzione onerosa. Per assumere una decisione corretta, bisogna raffrontare, quindi, il costo da sostenere per i versamenti trimestrali e il beneficio ottenuto dalle minori incombenze burocratiche nell’anno, oltre che derivanti dal trattenere in azienda liquidità versata dai clienti più a lungo. Si consideri, infatti, che con i versamenti trimestrali si tiene in azienda l’IVA a debito per una media di qualche mese in più.
L’autoliquidazione relativa al mese di novembre deve essere effettuata entro il 16 dicembre. Sulle fatture emesse nel mese, il contribuente applica al cliente l’IVA, il cui importo rappresenta per il primo un debito e per il secondo un costo immediato. La somma di tutti i debiti IVA maturati a novembre rappresenterà il totale debito IVA, dal quale dovranno sottrarsi, tuttavia, gli importi a crediti, rappresentati dall’IVA versata ai fornitori sulle fatture ricevute. Il saldo sarà negativo per il contribuente, nel caso in cui l’IVA a debito risulti essere superiore all’IVA a credito di novembre, o positivo, nel caso opposto.
Può accadere che il contribuente registri per uno o più mesi un credito e non debito IVA. Ciò significa che non dovrà versare niente all’Erario, anzi vanterà un credito da detrarre dai pagamenti successivi o più raramente da richiedere in pagamento. Non sarebbe una condizione ottimale per una partita IVA, segnalando che il volume degli acquisti è stato relativamente alto rispetto alle vendite. In sostanza, si è fatturato poco. In realtà, potrebbe anche essere che l’azienda o il professionista abbiano investito risorse e naturalmente abbiano ricevuto fatture inusitatamente alte nel mese, senza che per questo l’attività non sia in buono stato. Tuttavia, se per diverso tempo si assistesse a saldi netti IVA positivi, potrebbe essere la spia di basse vendite.