Il codice tributo 6010 è quello che il contribuente deve utilizzare con il modello F24 per l’autoliquidazione dell’IVA relativamente al mese di ottobre. Parliamo di lavoratori autonomi, liberi professionisti e imprenditori, che non possono o non vogliono avvalersi della facoltà di effettuare versamenti trimestrali. Le attività che nell’anno solare precedente abbiano fatturato non più di 700.000 euro, nel caso di cessioni di beni, o non più di 400.000 euro, nel caso di prestazioni di servizi, possono scegliere di liquidare l’IVA con cadenza a 3 mesi, entro il sedicesimo giorno del secondo mese successivo al termine di ogni trimestre. L’importo liquidato sarà maggiorato dell’1%, a titolo di interesse verso l’Erario, che si è privato di liquidità per un tempo maggiore. Per questa ragione, molti contribuenti, nonostante posseggano i requisiti, decidono di effettuare l’autoliquidazione mensile, al fine di non pagare la maggiorazione altrimenti dovuta.
Nel caso specifico, il contribuente dovrà versare l’IVA a debito relativa al mese di ottobre entro il 16 di novembre. Per capire quale importo bisogna pagare, bisogna ricordare che sulle fatture emesse ai clienti viene addebitata l’aliquota IVA, il cui importo rappresenta nell’immediato un costo per chi lo paga e un debito erariale per chi lo riscuote. In sostanza, la partita IVA che fattura e include l’imposta nel prezzo totale è tenuta a versare la stessa al fisco entro i termini indicati.
La somma di tutti tali importi rappresenta l’IVA a debito del mese. Al contrario, sulle fatture ricevute dai fornitori si sostiene il versamento dell’IVA, inclusa nel prezzo, salvo vantare un credito erariale. La somma di tutti tali importi determina l’IVA a credito del mese. Dalla differenza tra IVA a debito e IVA a credito si ottiene la posizione netta del contribuente, che potrà risultare positiva, nel caso in cui l’IVA a credito prevalga su quella a debito, o negativa, nel caso opposto.
Ora, un’azienda in buono stato tende a fatturare mensilmente di più di quanto non spenda per acquistare beni e servizi. Pertanto, la condizione ottimale per essa è registrare un’IVA a debito superiore di quella a credito, anche se potrebbe accadere l’esatto contrario e senza che questo sia indizio di una situazione finanziaria negativa. Si pensi all’acquisto di beni o di servizi per sostenere un piano di investimenti, che si rivelerà utile per l’attività nel tempo, anche se nell’immediato determina il sostenimento di un esborso monetario, con annessa IVA, in un’unica soluzione.