Il codice tributo 6008 è quello che il lavoratore autonomo, il libero professionista o l’imprenditore deve utilizzare con il modello F24 per autoliquidare l’IVA relativa al mese di agosto. Il versamento deve avvenire entro il sedicesimo giorno del mese successivo, vale a dire entro il 16 settembre, tranne che la data cada in un giorno festivo, per cui la scadenza è rinviata al primo giorno lavorativo successivo.
Questo codice è valido per i contribuenti mensili, ovvero per quanti non abbiano voglia o possibilità di avvalersi dei versamenti trimestrali, questi dovuti entro il sedicesimo giorno del secondo mese successivo a ogni trimestre. Tuttavia, questa facoltà non si esercita a costo zero, in quanto su ogni importo versato l’Erario pretenderà una maggiorazione dell’1%, in qualità di interesse a carico del contribuente per avere privato lo Stato della liquidità per un periodo più lungo. Non tutti possono effettuare i versamenti trimestrali, ma solo coloro che nell’anno solare precedente abbiano fatturato fino a 700.000 euro, nel caso di attività di cessione di beni, fino a 400.000 euro, nel caso di attività consistente nell’erogazione di servizi. Per le attività miste, si applica il limite relativo all’attività prevalentemente svolta.
L’autoliquidazione IVA è un’incombenza che ogni partita IVA deve affrontare, quindi, mensilmente. Essa riguarda la posizione netta debitoria del contribuente. Sulle fatture emesse, nel caso specifico nel mese di agosto, si applica, infatti, l’imposta sul valore aggiunto, che sarà un costo immediato per chi acquista e un incasso immediato per chi riscuote. Tuttavia, per questo rappresenterà un debito verso l’Erario. La somma di tutti gli importi a debito IVA del mese di agosto costituiranno l’IVA a debito mensile. Viceversa, sulle fatture ricevute per i beni acquistati o i servizi goduti, l’IVA pagata al fornitore rappresenterà un credito. La somma di tutti questi crediti costituirà l’IVA a credito di agosto. Il confronto tra IVA a debito e IVA a credito nel mese determinerà la posizione netta del contribuente, che potrebbe anche essere positiva, ovvero non dovrà versare niente all’Erario, vantando, anzi, un credito nei suoi confronti, che potrà fare valere per i pagamenti successivi o in alcuni casi richiederà come rimborso, si pensi alle partite IVA a fine attività, che non potrebbero più effettuare alcuna compensazione.
Ovviamente se un’impresa registrasse con elevata frequenza crediti IVA mensili, sarebbe l’indicazione di bassi volumi di fatturato o di elevati costi sostenuti. Pertanto, un’attività dovrebbe di norma registrare un debito IVA a fine mese.