Il codice tributo 6007 è quello che il libero professionista, l’imprenditore o il lavoratore autonomo devono utilizzare con il modello F24 per versare l’importo IVA, relativo all’autoliquidazione del mese di luglio. Si tratta del codice utile per i contribuenti mensili, ovvero di coloro che non possono o decidano di non avvalersi dei versamenti trimestrali. Questi sono possibili per volumi di fatturato realizzati nell’anno solare precedente fino a un massimo di 700.000 euro nel caso di attività di cessione di beni e di 400.000 euro per quelle di prestazione di servizi. Per le attività miste, il limite di riferimento è quello per l’attività prevalentemente realizzata. I versamenti trimestrali sono soggetti all’applicazione di un’addizionale dell’1%, a titolo di interesse verso il fisco. Pertanto, avvalersi dei pagamenti trimestrali è oneroso per il contribuente, ragione per la quale molti decidono di avvalersi dei versamenti mensili, nonostante possano esercitare questa facoltà.
L’autoliquidazione mensile a cui facciamo riferimento riguarda le operazioni di cessioni di beni o prestazioni di servizi da una parte e gli acquisti realizzati dall’altra, relativamente al mese di luglio. Per sapere se e quanto pagare, bisogna calcolare l’IVA a credito maturata nel mese e l’IVA a debito dovuta. Sulle fatture emesse, ovvero sulle vendite, bisogna applicare, come sappiamo, l’IVA. Tale importo rappresenta un costo aggiuntivo per l’acquirente, definitivo, se trattasi di cliente finale, ma anche un debito per il venditore. La somma di tutti tali debiti nel mese costituisce l’IVA a debito di luglio. Viceversa, sulle fatture ricevute per acquisti di beni o prestazioni di servizi ottenuti, si sostiene da un lato un costo immediato, pari all’IVA applicata sull’importo imponibile, ma dall’altro questo corrisponde a un credito verso l’Erario.
La somma di tutti tali crediti costituisce l’IVA a credito di luglio. Il confronto tra IVA a debito e IVA a credito determina la posizione netta del contribuente, che potrebbe risultare a credito, nel caso in cui abbia fatturato relativamente poco e acquistato parecchio. Capita, in genere, nei mesi di attività a bassa intensità, spesso per pure ragioni cicliche o perché si sostengono investimenti, i cui costi saranno contribuiranno alla produzione nel corso dei mesi e degli anni seguenti, ma se tale esito dovesse presentarsi spesso, potrebbe segnalare un problema per la partita IVA, che evidentemente tenderebbe a spendere più di quanto incassi.
Nel caso in cui si abbia registrato nel mese complessivamente un’IVA a debito, il versamento deve avvenire entro il sedicesimo giorno del mese successivo, ovvero entro il 16 agosto.