Il codice tributo 6004 è quello che il lavoratore autonomo, il libero professionista o l’impresa deve utilizzare con il modello F24 per il versamento dell’IVA relativamente al mese di aprile. Stiamo parlando, quindi, delle partite IVA, che sono tenute mensilmente a versare all’Erario l’importo a debito per l’imposta sul valore aggiunto, se dovuto.
Ogni mese, infatti, un’attività è tenuta ad adempiere all’obbligazione fiscale, tranne che non si avvalga della facoltà di pagare ogni tre mesi, qualora sia nelle condizioni di farlo, ovvero se nell’anno solare precedente ha riportato volumi d’affari non superiori a 700.000 euro, nel caso di attività di cessione di beni,o a 400.000 euro, nel caso di attività di prestazione di servizi. Se trattasi, invece, di attività miste, il limite a cui si fa riferimento è quello relativo all’attività prevalente. Tuttavia i pagamenti trimestrali sono soggetti a un’addizionale dell’1%, a titolo di interesse verso il fisco, ragione per cui non tutti coloro che ne avrebbero diritto potrebbero decidere di avvalersene.
Nel mese di aprile, nello specifico, il contribuente effettua acquisti dai fornitori di beni e servizi e allo stesso tempo presta servizi a terzi o cede beni. Sugli acquisti è tenuto a pagare l’IVA indicata in fattura, che rappresenta per esso un credito nei confronti dell’Erario. Al contrario, sulle fatture emesse per la cessione di beni o la prestazione di servizi, applica l’IVA al cliente, maggiorando l’importo fatturato, ma tale aliquota rappresenterà un debito verso l’Erario. Dal confronto tra debiti e crediti si ottiene la posizione netta del contribuente. Se questa risulta essere a debito, come nella maggioranza dei casi, il versamento deve avvenire entro il sedicesimo giorno del mese successivo alle transazioni a cui fa riferimento, ovvero entro il 16 maggio nel caso in esame, tranne che, cadendo in data festiva o non lavorativa, il termine ultimo non slitti al primo giorno lavorativo successivo.
Può anche accadere, tuttavia, che l’IVA netta di aprile sia a credito per il contribuente, segno che gli acquisti effettuati sono stati relativamente superiori alle vendite. Ciò può avvenire o per effetto di investimenti o di acquisti elevati in previsione di future vendite massicce, oppure per via di bassi volumi venduti o basse prestazioni di servizi. Se per diversi mesi consecutivi si registra una simile situazione, è la spia di un cattivo andamento degli affari, perché l’obiettivo di qualsiasi attività è quello di fatturare di più di quanto non si spenda per sostenere i costi.