Il codice tributo 4731 è quello che il contribuente deve utilizzare con il modello F24 per il versamento del saldo Irpef da parte del sostituto d’imposta. Per capire di cosa parliamo, dobbiamo sapere che il sostituto d’imposta, il datore di lavoro, ogni mese trattiene dalla busta paga le ritenute Irpef, le quali vanno versate sulla base della condizione reddituale e personale del contribuente, scaglioni di reddito, carichi di famiglia, detrazioni varie. Proprio perché si tratta di un’imposta legata alla situazione personale del contribuente, raramente due persone con il medesimo reddito pagheranno lo stesso ammontare di tasse.
Entro il 16 giugno, il sostituto d’imposta dovrà versare il saldo Irpef, insieme all’acconto, dovuto nella misura del 99% dell’imposta versata l’anno precedente, sempre che il debito verso il Fisco sia superiore a 51,65 euro. Il saldo va versato tramite il modello F24 in un’unica soluzione, utilizzando il codice tributo 4731. Se il versamento avviene entro il 16 luglio, l’importo va maggiorato dello 0,4% a titolo di interesse verso lo stato.
Il contribuente può decidere di rateizzare il saldo in massimo 7 rate, se la prima viene versata entro il 16 giugno, fino a un massimo di 6 rate, se la prima è versata entro il 16 di luglio. Non è consentita la rateizzazione dell’acconto, se l’importo dovuto è inferiore a 259 ,26 euro. Nel caso contrario, si può versare l’acconto in 2 rate, il 40% entro il 16 giugno e il restante 60% entro il 30 novembre.
L’importante è, quindi, secondo le norme fiscali, che il contribuente versi al Fisco il saldo dell’imposta relativa all’anno precedente, prima di versare l’acconto. Nel caso in cui egli preveda di pagare per l’anno successivo un’Irpef inferiore a quella dell’esercizio passato, in conseguenza di redditi più bassi e/o di oneri più elevati, può scrivere all’Agenzia delle Entrate, determinando l’acconto da versare sulla base della previsione motivata.
Quanto alle aliquote Irpef, al 2015 risultano essere pari al 23% per il primo scaglione di reddito, fino a 15000 euro, al 27% per i redditi compresi tra i 15.001 e i 28.000 euro, al 38% per quelli tra i 28.001 e i 55.000 euro, al 41% per i redditi tra i 55.001 e i 75.000 euro e al 43% al di sopra di quest’ultima soglia. Sono previste, poi, detrazioni regressive, sulla base della tipologia del reddito.