Il codice tributo 3925 è quello che il contribuente deve utilizzare tramite il modello F24 per il versamento allo stato dell’imposta municipale sugli immobili adibiti a scopo produttivo e inseriti nel gruppo catastale D. Trattasi di opifici, alberghi, teatri, cinematografi, sale per concerti, spettacoli e simili, istituto di credito, cambio e assicurazione, fabbricati e locali per esercizi sportivi, costruiti o adattati per speciali esigenze di un’attività industriale o commerciale e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni, edifici galleggianti o sospesi assicurati a punti fissi del suolo, ponti privati soggetti a pedaggio, fabbricati per funzioni produttive commesse alle attività agricole.
Per capire di cosa parliamo, dobbiamo fare riferimento a una disciplina in continua evoluzione, anche se apparentemente stabile con riferimento agli immobili sopra citati. Si tratta di un’imposta, che grava sui proprietari e che va versata sia allo stato che al Comune. Nel primo caso, la scadenza è fissata entro il 16 giugno di ogni anno, nel secondo entro il 16 dicembre.
Con riferimento agli immobili della categoria catastale D, le norme nazionali hanno fissato un’aliquota ordinaria dello 0,76%, che può essere variata in aumento o in riduzione dal Comune dello 0,3%. Pertanto, tali immobili subiscono una tassazione minima dello 0,46% e una massima dell’1,06% della base imponibile.
Questa è calcolata nel seguente modo, rendita catastale dell’immobile x coefficiente di rivalutazione x moltiplicatore. Per gli immobili di categoria catastale D, la rivalutazione è del 5% e il moltiplicatore è 65, a partire dal 2013, prima erano rispettivamente al 5% e a 60. Fanno eccezione gli istituti di credito, di cambio e le assicurazioni, che scontano un moltiplicatore pari a 80 e i terreni agricoli, il cui reddito dominicale deve essere rivalutato del 25% e il cui moltiplicatore è pari a 135.
Per i terreni posseduti e condotti da imprenditori agricoli professionali e coltivatori diretti è prevista una riduzione del 70% dell’imposta per valori compresi tra i 6.000 e i 15.500 euro; del 50% per valori compresi tra i 15.00 e i 25.500 euro, del 25% per valori compresi tra i 25.500 e i 32.000 euro.
Il codice tributo 3925 deve essere utilizzato per versare la rata in favore dello stato, relativamente ai suddetti immobili. Esempio, aliquota dello 0,76% per un teatro con rendita catastale pari a 1.000 euro. L’imposta da versare allo stato sarà pari a: 1.000 x 1,05 x 65 x 0,0076 / 2 = 259,35 euro.
Il calcolo è quindi semplice.