Codice Tributo 3918 – Guida

Molti contribuenti alle prese con il modello F24 si chiedono spesso cosa sia il codice tributo 3918. Sul punto esiste molta confusione. Iniziamo col dire che esso riguarda il versamento dell’IMU, istituita nel 2011, con riferimento agli immobili diversi dalla prima casa. Il codice tributo 3919 riguarda esattamente la stessa cosa, ma è relativo al versamento dell’imposta in favore dello Stato.

Come sappiamo, l’IMU, più volte oggetto di modifiche normative, grava sui terreni e sui fabbricati, siano essi prima o seconda casa. Una quota deve essere versata ai Comuni, un’altra quota allo Stato. Lo Stato, per esempio, sulle prime abitazioni pretenderà non meno dello 0,2% della rendita catastale, rivalutata per il 5% e moltiplicata per 160, quale che sia l’aliquota fissata dal Comune. Se, per ipotesi, questi ha previsto un’aliquota pari proprio allo 0,2%, lo Stato prenderà l’intero versamento.

Nel caso del codice tributo 3918, però, siamo nel campo degli altri fabbricati, quindi, di immobili diversi dalle prime e seconde abitazioni. Si tratta di uffici, capannoni, immobili a uso commerciale.

Il versamento avviene con il modello F24. Per capire quanto versare, bisogna effettuare il seguente procedimento. Verificare, per iniziare, la rendita catastale, che andrà rivalutata del 5%. Il risultato a sua volta dovrà essere moltiplicato per il coefficiente 80, valido per il gruppo catastale A/10. Infine, si moltiplica il tutto per l’aliquota del 7,6 per mille, 0,76%.

Facciamo un esempio pratico. Ipotizziamo di dovere pagare l’IMU su un immobile adibito a ufficio, la cui rendita catastale è pari a 800 euro. Il calcolo da farsi è il seguente, 800 x 1,05,rivalutazione del 5%, x 80 x 0,76 = 510,72 euro, che arrotondiamo a 511 euro. Questa sarà l’imposta che dovremo versare come IMU, ma che andrà suddivisa in 2 quote. Una va allo stato e l’altra al Comune.

Con il codice tributo 3918, verseremo la metà del suddetto importo, ovvero 255,50 euro al Comune, mentre la restante quota di 255,50 euro andrà versata allo Stato, utilizzando il codice tributo 3919.

Negli ultimi tempi sono sorti parecchi problemi nella comprensione del meccanismo di pagamento e anche con riferimento al tipo di imposta. Con le ultime modifiche normative, che a loro volta sono destinate a essere superate dall’introduzione di una nuova tassa, l’IMU è stata sostituita dalla Tasi e dalla Tari. La prima è la tassa sui servizi indivisibili, la seconda è quella sui rifiuti. Le due tasse dovrebbero convogliare presto in un’imposta unica dalle caratteristiche ancora ignote.