Il codice tributo 3888 è quello che le piccole e medie imprese devono utilizzare con il modello F24 per indicare l’importo a credito relativo agli incentivi in forma automatica goduti sulla base della legge n.266 del 1997. All’art.2, comma 1, essa prevede che le azioni di sostegno alle attività produttive contenute nella presente legge si esplicano nel quadro degli obiettivi macroeconomici fissati dal Documento di programmazione economico-finanziaria, in accordo con i criteri e nei limiti massimi consentiti dalla normativa UE e con particolare riferimento alla salvaguardia e allo sviluppo dell’occupazione pur in presenza dell’innovazione tecnologica, oltre che alla tutela e al miglioramento dell’ambiente. Le azioni suddette si informano anche al principio della programmazione, della trasparenza e della redditività delle iniziative.
Stiamo parlando di incentivi, legati allo sviluppo tecnologico, senza che ciò impatti negativamente sui livelli di occupazione. Essi sono commisurati fino al 50% della spesa prevista, percentuale elevata al 70% per le regioni che rientravano in passato nell’obiettivo 1 della UE, ovvero considerate aree depresse, avendo un reddito medio pro capite inferiore al 75% di quello europeo. I soggetti pubblici e privati beneficiari di tali incentivi sono tenuti a fornire al Ministero delle Attività produttive qualsiasi informazione relativa all’utilizzo di questi finanziamenti, che furono previsti limitati, sulla base dei fondi disponibili, questi ultimi fissati di anno in anno e anche in relazione al settore di investimento.
Il codice tributo 3888 serve proprio a indicare il credito che l’azienda possiede, usufruendo di tali agevolazioni. Esso deve essere usufruito attraverso il modello F24, compilando la sezione Regioni. Esso è utilizzabile solo presso il concessionario della riscossione competente in ragione del proprio domicilio fiscale.
In corrispondenza del campo codice regione bisogna indicare il codice della regione a cui si fa presente il credito, desumendolo dall’apposita Tabella Codici delle Regioni e delle Province Autonome dell’Agenzia delle Entrate. Successivamente, dopo avere segnalato il codice tributo e l’anno a cui fa riferimento il credito, bisogna saltare il campo importi a debito versati, mentre va indicato l’importo a credito per il campo importi a credito compensati. Al Totale E si deve indicare la somma dei debiti dovuti alla sezione Regioni, da lasciare vuoto nel caso di loro inesistenza. Al Totale F deve indicarsi la somma degli importi a credito. Infine, alla voce Saldo si ottiene la posizione netta del contribuente, che sarà a debito nel caso di Totale E maggiore Totale F, o a credito, nel caso opposto.