Il codice tributo 3883 è quello che il contribuente deve utilizzare per utilizzare l’IRAP in compensazione del credito d’imposta. Per capire di cosa parliamo, dobbiamo fare riferimento alla legge n.190 del 23 dicembre 2014, che all’art.1, comma 20, prevede quanto segue, per i soggetti che determinano il valore della produzione netta ai sensi degli articoli da 5 a 9, è ammessa in deduzione la differenza tra il costo complessivo per il personale dipendente con contratto a tempo indeterminato e le deduzioni spettanti, la deduzione di cui al presente comma è ammessa anche per ogni lavoratore agricolo dipendente avente i requisiti di cui al comma 1.1 del presente titolo.
Con la Risoluzione n.105/E del 2015 dell’Agenzia delle Entrate, è stato chiarito che il codice tributo 3883 può essere utilizzato da parte delle imprese e dei liberi professionisti per usufruire del credito d’imposta del 10% previsto sin dal 2015 per quanti dei soggetti sopra indicati non abbiano lavoratori alle loro dipendenze, mentre a partire dallo stesso anno è stata riconosciuta la deducibilità integrale dei costi relativi ai lavoratori assunti a tempo indeterminato da parte dei contribuenti IRAP.
In sostanza, il codice tributo 3883 può essere utilizzato solamente in due casi, per segnalare un importo a credito da compensare oppure per indicare un importo a debito per avvalersi del ravvedimento operoso. Bisogna compilare il modello F24 alla sezione Regioni. A questo proposito, in corrispondenza del campo codice regione va indicato il codice della regione verso la quale si utilizza il codice tributo, che può essere desunto dalla Tabella Codici delle Regioni e delle Province Autonome. Successivamente, oltre a indicare il codice tributo stesso, va riportato l’anno di riferimento per l’utilizzo del medesimo, mentre va lasciato vuoto il campo importi a debito versati, dato che abbiamo già detto come qui non siamo di fronte a un versamento, bensì a una compensazione di un importo a credito. Di fatto, l’importo corrispondente a quest’ultimo va indicato al campo importi a credito compensati.
Di seguito, al Totale E va riportata la somma degli eventuali debiti verso la sezione Regioni. Il campo va lasciato vuoto in assenza di debiti. Al successivo Totale F va indicata, invece, la somma dei crediti verso la medesima sezione. Infine, al Saldo si ottiene la posizione netta del contribuente, che risulterà a debito, se il Totale E è maggiore del Totale F, o a credito, nel caso opposto.