Il codice tributo 3800 è utilizzato per il versamento con il modello F24, in relazione al saldo dell’imposta regionale sulle attività produttive, nota anche con il nome di Irap, introdotta nella legislazione fiscale con la legge finanziaria del 1998 e che dal 2008 in poi è diventata a tutti gli effetti un’imposta regionale, la cui aliquota grava non sull’utile, bensì sul fatturato, dedotti solo gli oneri finanziari e parte del costo del personale.
Il gettito derivante dal pagamento dell’Irap è notevole, ammontando complessivamente a oltre il 2% del pil.
L’Irap può essere pagata anche in rate e nel caso si abbia un importo a credito, il codice tributo 3800 può essere utilizzato anche per effettuare la compensazione.
Con la risoluzione n.79 del 29/07/2011, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito un aspetto prima poco chiaro, stabilendo che è possibile portare un credito Irap a compensazione, relativamente agli esercizi successivi, utilizzando il codice tributo 3800 nel modello F24, pur in assenza dell’obbligo per il contribuente di presentare la dichiarazione per il pagamento dell’imposta, quindi, senza che egli debba provvedere al versamento del saldo e dell’acconto.
Il codice tributo 3812 viene utilizzato dal contribuente per pagare la prima rata di acconto dell’Irap, il codice 3813 per il pagamento della seconda rata o per effettuare il pagamento dell’acconto in un’unica soluzione. Il codice 3839 è utilizzato per il pagamento dell’Irap, oggetto di sospensione per eventi eccezionali; il 3858 per il versamento mensile, mentre il 3805 per il pagamento dilazionato degli interessi sui tributi regionali.
Quando si utilizza, quindi, il modello F24 per il versamento del saldo Irap, bisogna utilizzare il codice tributo 3800, indicando anche il codice relativo alla regione, il numero delle rate da pagare e quello prescelto. In entrambi i casi, si tratta di due cifre. Ad esempio, se intendiamo pagare il saldo di 6 rate, bisogna scrivere 0106. Se vogliamo pagare l’Irap in un’unica soluzione, bisognerà indicare 0101.
Successivamente è necessario riportare l’esercizio di riferimento dell’imposta, l’importo a debito, l’eventuale importo a credito e il saldo finale, che risulterà dalla differenza tra i due saldi parziali. Dunque, se l’importo a debito da indicare nel Totale A ammontasse a 5.000 euro e l’importo a credito nel Totale B fosse di 3.000 euro, nel SALDO si avrà un importo a debito pari a 2.000 euro, che è quello che effettivamente dovremo versare al Fisco.
Il pagamento è quindi semplice da effettuare.