Il codice tributo 1806 è quello che il contribuente deve utilizzare con il modello F24 per il versamento dell’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e dell’Irap dovuta dai fondi comuni d’investimento immobiliari chiusi.
Per capire di cosa parliamo è necessario partire dall’art.6 del decreto legge n.351 del 2001, convertito con legge 23 novembre 2001 n.410, che ha previsto un nuovo regime tributario, limitatamente ai fondi comuni d’investimento immobiliari chiusi, con riguardo alle imposte sui redditi, stabilendo il versamento di un’imposta sostitutiva dell’1% sull’ammontare del valore netto contabile del fondo entro il 20 febbraio di ogni anno.
Ai sensi del comma 2 del suddetto articolo, la società di gestione preleva ogni anno l’1% dell’ammontare del valore netto contabile del fondo e lo versa a titolo d’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e dell’imposta regionale sulle attività produttive.
Per il versamento deve essere utilizzato il modello F24 alla sezione Erario. Lo spazio in corrispondenza del campo rateazione regione prov mese rif va lasciato vuoto, mentre va indicato l’anno di riferimento per il versamento dell’imposta.
Va indicata la somma a debito da versare, mentre il campo corrispondente alla somma a credito non va compilato. Al Totale A, il contribuente deve segnalare l’importo complessivamente a debito verso l’Erario, mentre al Totale B l’eventuale somma a credito, sempre nei confronti dell’Erario.
Al Saldo si ottiene la posizione netta del contribuente, che resta a debito, nel caso in cui il Totale A risulti superiore al Totale B, mentre si traduce in una posizione a credito, se è il Totale B a risultare superiore al Totale A.
Tornando all’imposta sostitutiva, la ratio alla base della sua istituzione risiede nella peculiare condizione in cui versa un fondo d’investimento immobiliare, che impiega la raccolta della clientela in assets poco liquidi, diversamente da quanto avverrebbe con l’acquisto di azioni, obbligazioni.
L’utile conseguito da un fondo immobiliare sta nella sua capacità di realizzare valore dalla compravendita e l’eventuale gestione di immobili. Ad esempio, compra 100 immobili per complessivi 20 milioni di euro e li rivendo per 30 milioni. Si realizza così una plusvalenza di 10 milioni.
Tali plusvalenze non vengono realizzate equamente nel corso del tempo, dato che un fondo immobiliare ha il bisogno di far prima crescere i valori degli asset acquistati ed eventualmente di gestirli per un certo periodo. Pertanto, il legislatore ha inteso tagliare la testa al toro, imponendo un’aliquota dell’1% del valore contabile netto del fondo, che presumibilmente corrisponde a quanto il fondo pagherebbe con un’imposizione ordinaria.