Il codice tributo 1711 è quello che il contribuente deve utilizzare con il modello F24 per il versamento dell’imposta sostitutiva sui redditi di cui all’articolo 41 comma 1 lettera g del Testo Unico sulle Imposte sui Redditi. Si tratta dei redditi derivanti dai rendimenti delle prestazioni pensionistiche di cui alla lettera h-bis) del comma 1, dell’articolo 47 erogate in forma periodica e delle rendite vitalizie aventi funzione previdenziale.
Per questi redditi, bisogna versare un’imposta sostitutiva sull’ammontare degli interessi, utili o altri proventi percepiti nel periodo di imposta, senza alcuna deduzione. Tra questi redditi è compresa la differenza tra la somma percepita o il valore normale dei beni ricevuti alla scadenza e il prezzo di emissione o la somma impiegata, apportata o affidata in gestione, ovvero il valore normale dei beni impiegati, apportati o affidati in gestione.
I proventi di cui alla lettera g del comma 1, dell’articolo 41, sono costituiti dai rendimenti maturati nel periodo d’imposta riferibili al valore attuale delle prestazioni pensionistiche di cui all’articolo 47, comma 1, lettera h-bis, erogate nel corso dello stesso periodo, oltre che dalle rendite vitalizie che abbiano una funzione previdenziale, dai rendimenti maturati nel periodo d’imposta riferibili al valore attuale delle rendite erogate o in via di costituzione al termine di ciascun periodo d’imposta.
L’imposta sostitutiva è pari al 15%, ma è prevista una riduzione dello 0,3% per ogni anno di partecipazione, a forme di previdenza complementare, superiore al quindicesimo, fino a una riduzione massima del 6%. In altri termini, con la partecipazione a forme pensionistiche complementari per almeno 35 anni si sconta un’aliquota del 9%.
Il codice tributo 1711 deve essere utilizzato alla sezione Erario, in relazione alle Imposte dirette IVA, ritenute alla fonte, altri tributi e interessi. In corrispondenza del campo rateazione regione prov mese di rif non deve essere indicato niente, mentre bisogna inserire nel campo successivo l’anno di riferimento per il versamento dell’imposta sostitutiva.
Di sotto, va indicato l’importo a debito nei confronti dell’Erario, mentre lo spazio corrispondente all’importo a credito va lasciato vuoto. Successivamente, al Totale A vanno indicati tutti gli importi a debito verso l’Erario, mentre al Totale B vanno segnalati gli eventuali importi a credito, sempre nei confronti dell’Erario. Il Saldo determina la posizione netta del contribuente, che può essere ancora a debito, nel caso in cui il Totale A è superiore al Totale B, oppure a credito, qualora sia il Totale B a essere superiore.