Codice Tributo 1245 – Guida

Il codice tributo 1245 è quello che il contribuente deve utilizzare con il modello F24 per il versamento dei proventi derivanti dai depositi a garanzia di finanziamenti. Si tratta dei depositi, che vengono istituiti a garanzia di un finanziamento erogato alle imprese residenti da parte di soggetti persone fisiche, che non esercitano attività produttive di reddito d’impresa, nonché da soggetti non residenti e non aventi una stabile organizzazione nel territorio italiano. A questi soggetti sono equiparate le società semplici, gli enti non commerciali, relativamente ai depositi di beni non rientranti nell’ambito dell’attività commerciale eventualmente esercitata.

Dal 1996 al 2012 era in vigore una ritenuta che si configurava quale un prelievo aggiuntivo alla tassazione ordinaria e pari alla stessa aliquota vigente per i proventi di natura finanziaria, oggi pari al 26%. Inizialmente, però, quando fu introdotta la ritenuta, essa era pari al 12,50%.

A partire dal 2012, però, tale prelievo ulteriore è stato eliminato. L’intento della nuova normativa sarebbe probabilmente di incentivare l’erogazione di finanziamenti tra privati. Non è un caso che l’eliminazione della ritenuta sia avvenuta proprio in questi anni, quando si è avvertita l’esigenza di sostenere il credito alle imprese, visto che con l’arrivo della crisi economica abbiamo registrato nel nostro paese un calo dei finanziamenti alle imprese, che a sua volta ha determinato una crisi economica senza precedenti. Non possiamo nemmeno escludere che tale eliminazione sia avvenuta anche per ragioni di semplificazione normativa, volta a incentivare complessivamente il business.

Alla luce di questi primi anni di andamento del mercato, non possiamo parlare di grande successo dell’iniziativa, la quale conserva, però, la sua validità.

Il codice tributo 1245 deve essere utilizzato alla sezione Erario, indicando l’anno e il mese di riferimento. Quest’ultimo va inserito con il codice apposito e corrispondente al campo rateazione regione prov mese rif. Per esempio, se il versamento fa riferimento a maggio, bisogna scrivere 05.

Bisogna anche inserire l’importo a debito da versare, mentre va lasciato vuoto il campo importi a credito compensati. Al Totale A vanno indicati i debiti complessivamente dovuti verso l’Erario, mentre al Totale B quelli eventualmente a credito, sempre nei confronti dell’Erario. Al Saldo, invece, si avrà la posizione netta del contribuente, che potrà risultare sempre a debito, qualora il Totale A sia superiore al Totale B; a credito, nel caso fosse il Totale B ad essere superiore al Totale A.