Il codice tributo 1110 è quello che il contribuente deve utilizzare con il modello F24 per il versamento dell’imposta sostitutiva inerente i fondi mobiliari aperti o chiusi ed esteri. Prima di addentrarci nella spiegazione della disciplina fiscale, chiariamo cosa intenda per fondo mobiliare, aperto e chiuso. Si tratta di un organismo di investimento del risparmio in titoli finanziari. Si definiscono aperti quei fondi, in cui l’investitore ha la possibilità di acquisire una quota in qualsiasi momento, rilevandola da terzi, così come di uscire dall’investimento quando lo desidera. Il fondo è, invece, chiuso, quando tale possibilità non sussiste, in quanto l’investitore acquisisce una quota all’atto della nascita del fondo o della successiva sottoscrizione e non potrà liberarsene prima di un termine prestabilito. In sostanza, è come se si trattasse di un circuito chiuso, da qui la denominazione. Infine, esteri sono quei fondi con sede al di fuori del territorio italiano.
L’imposta sostitutiva sopra accennata è alternativa a quella sui redditi delle persone che altrimenti verrebbe applicata. Stando all’ultima riforma della tassazione finanziaria, l’aliquota è salita al 26%. era 12,50% in origine, restando al 12,50% solo per i proventi derivanti dall’investimento in titoli di stato, esclusi quelli inseriti nella black list dei cosiddetti paradisi fiscali. Per proventi nei casi di investimento in un fondo si intende la differenza tra il prezzo ricavato dalla cessione della quota all’atto del disinvestimento e ogni costo inerente alla quota stessa, a partire da quello di acquisto. Dunque, se compro una quota del fondo X a 100 e dopo tre anni la rivendo a terzi a 130, il provento sottoposto a tassazione del 26% è 30.
Trattandosi, nel nostro caso, di fondi esteri, la tassazione deve essere applicata sui proventi realizzati dall’investitore dalla SICAV, oltre che dal soggetto incaricato del collocamento del titolo in Italia. Il codice tributo 1110 è proprio quello che va utilizzato a tale fine e anche per indicare un importo a credito da compensare, avendo cura di compilare il modello F24 alla sezione Erario. Dopo avere indicato l’anno di riferimento per il versamento, segnalare l’importo a debito e lasciare vuoto lo spazio corrispondente a importi a credito compensati, mentre bisogna inserire al Totale A la somma degli importi a debito verso l’Erario, al Totale B la somma degli eventuali importi a credito. Il Saldo fornisce la posizione netta del contribuente.