Il codice tributo 1047 è quello che il contribuente deve utilizzare con il modello F24 per il versamento delle ritenute sui premi per giochi di abilità in spettacoli radiotelevisivi e in altre manifestazioni. Stiamo parlando della tassazione ricadente a titolo d’imposta sui premi e le vincite, come disposto dall’art.30 del DPR n.600/1973. Si tratta del 10% sui premi delle lotterie, le tombole, le pesche e i banchi di beneficenza autorizzati a favore di enti e comitati di beneficenza, del 20% sui premi dei giochi svolti in occasione di spettacoli radiotelevisivi, competizioni sportive o manifestazioni di qualsiasi altro genere, per i quali i partecipanti si sottopongono a prove di abilità o basate essenzialmente sulla fortuna, del 25% in tutti gli altri casi.
Immaginiamo di partecipare a una delle tante trasmissioni televisive dove i concorrenti vengono sottoposti a prove di conoscenza su una o più materie specifiche e supponiamo di riuscire a portare a casa un montepremi di 500.000 euro in gettoni d’oro. Per iniziare, come avrete già sentito dire, questa vincita non potrà essere incassata direttamente in denaro, perché per l’ordinamento italiano si tratterebbe, altrimenti, di gioco d’azzardo, vietato di fatto. Pertanto, si dovrà passare per uno stratagemma, ovvero la remunerazione in gettoni d’oro per il valore equivalente.
Su questo denaro dovranno pagarsi le imposte, ma non trattandosi di un reddito da lavoro, il DPR indicato in precedenza ha previsto una tassazione a parte, che nel caso specifico consiste in un’aliquota del 20%. Dunque, alla fine incasseremmo 400.000 euro, dovendo versare al Fisco 100.000 in tasse. L’aliquota è volutamente bassa, considerando che si tratti di entrate occasionali, ma più alte del 10% applicato su lotterie, tombole, pesche e banchi di beneficenza.
Il codice tributo 1047 è proprio quello che il concorrente, in qualità di contribuente, è tenuto a utilizzare con il modello F24, da compilare alla sezione Erario. Va indicato il mese a cui fa riferimento il versamento, per esempio 03 per marzo, e successivamente anche l’anno. Nell’apposito campo va indicato l’importo a debito versato, mentre va lasciato vuoto quello in corrispondenza degli importi a credito compensati. Al Totale A va indicata la somma a debito dovuta all’Erario, mentre al Totale B la somma degli eventuali crediti vantati sempre nei confronti dell’Erario. Infine, al Saldo si ottiene la posizione netta del contribuente, che sarà a debito, se il Totale A supera il Totale B, o a credito, nel caso opposto.