Il codice tributo 1038 è quello che il contribuente deve utilizzare con il modello F24 per il versamento delle ritenute sulle provvigioni anche occasionali erogate a liberi professionisti, agenti di commercio, commissionari. Non va confuso con il codice tributo 1040, che si utilizza per il pagamento dei compensi a altro titolo, come vedremo.
Analizziamo la differenza tra i due differenti codici. Con il 1038 si versa a titolo di acconto il 18,5% del 50% della provvigione erogata o del 20% di questa, se ci si avvale di collaboratori o di dipendenti continuativi. La stessa aliquota del 18,5% si applica all’intero compenso sulle provvigioni in favore degli incaricati alle vendite a domicilio.
Invece, il codice tributo 1040 prevede un acconto del 20% sul 100% dei compensi di qualsiasi natura per prestazioni di lavoro autonomo esercitato abitualmente o su compensi per prestazioni occasionali, o ancora sui compensi corrisposti ai lavoratori autonomi abituali.
In ogni caso, il versamento deve avvenire entro il sedicesimo giorno del mese successivo a quello di pagamento della prestazione.
Per prestazioni occasionali si intendono quelle svolte senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente e per un periodo non superiore ai 30 giorni nell’arco dell’anno solare e per un compenso non superiore a 5000 euro, sempre nell’arco dell’anno solare. Attenzione, il limite dei 30 giorni vale nei confronti di ogni committente, mentre quello dei compensi rileva verso l’insieme dei committenti, con cui eventualmente si abbia avuto un rapporto di collaborazione durante l’anno.
Vediamo due esempi pratici per capire quando utilizzare il codice tributo 1038 e quando il codice 1040. Poniamo di essere una società telefonica e di volere realizzare un sondaggio in un’area specifica di una città per verificare il grado di soddisfazione della clientela. Pertanto, affidiamo l’incarico a una persona, attraverso un contratto di collaborazione di durata di 10 giorni e per un compenso pari a 1000 euro lordi. Al collaboratore verseremo con la ritenuta d’acconto 800 euro netti, mentre i restanti 200 euro dovranno essere versati al Fisco con il modello F24 e entro il sedicesimo giorno del mese successivo, utilizzando il codice tributo 1040.
Poniamo, invece, che la stessa società telefonica affidi a un incaricato alle vendite al domicilio il compito di stipulare contratti, reperendo nuovi clienti. Ipotizziamo che dai dati emerga che per il mese X, questi abbia diritto a provvigioni per 2.000 euro. Ebbene, la società dovrà versare al Fisco, con l’uso del codice 1038, il 18,50% del 100% del compenso, ovvero 370 euro, mentre i restanti 1630 euro saranno versati all’incaricato.