Codice Tributo 2003 – Guida

Il codice tributo 2003 è tra i più noti, perché a differenza di altri riguarda un numero elevato di contribuenti. Il codice tributo 2003 si riferisce al pagamento del saldo dell’Ires, l’imposta sui redditi delle società, sulla base dell’articolo 72 del DPR 917/86, modificato dal Decreto legislativo 344/03.

Esso è inteso quale pagamento che il contribuente deve effettuare in favore dell’Erario, sempre che si sia avvalso dell’apposita forma di versamento. In effetti, quello a cui bisogna fare molta attenzione quando si paga una tassa o imposta è di verificare il codice tributo da utilizzare allo scopo, relativamente alla specifica modalità di pagamento di cui si usufruisce.

L’importo a debito dell’Ires può essere versato a rate e lo stesso codice può essere utilizzato anche per effettuare la compensazione degli eventuali importi a credito, secondo una prassi ormai generalizzata e consentita al contribuente con il modello F24 per imposte, tasse e contributi versati anche questi con il medesimo modello.

Se non avete le idee chiare su come provvedere, in base al vostro caso specifico, al versamento del saldo con l’uso del suddetto codice tributo, potete collegarvi al sito dell’Agenzia delle Entrate, dove esistono vari esempi, uno dei quali riguarda il versamento del saldo a debito, un altro riguarda il versamento del saldo Ires, più che compensato da un credito verso il Fisco.

Qui di seguito vi porteremo un esempio per questa seconda situazione. Immaginiamo di dovere pagare un saldo Ires di 1000 euro e che esso faccia riferimento all’anno 2015. Poniamo anche di avere un credito di 6000 euro con lo stato. Abbiamo già detto che i due importi possono essere compensati.

Negli appositi spazi vanno indicati il codice tributo 2003, 0101 alla voce rateazione regione prov mese, volendo indicare che stiamo effettuando il saldo in un’unica soluzione, quindi, non ratealmente. Scriviamo quale sia l’anno di riferimento del saldo Ires e alla voce Importi a debito versati, scriviamo 1000 euro, mentre alla voce successiva Importi a credito compensati, indicheremo la cifra 6000. Nel Totale A scriviamo la somma degli importi a debito, nel Totale B la somma degli importi a credito e nel Saldo ricaveremo un credito di .000 euro, che è quello che lo stato dovrà versarci o che potremmo ancora una volta utilizzare per compensare altri debiti verso l’Erario, relativamente al pagamento di successive imposte, tasse e contributi.