Il codice tributo 3813 è quello che il contribuente deve utilizzare per il versamento della seconda rata di acconto dell’Irap o per il pagamento dell’acconto in un’unica soluzione. L’Irap è l’acronimo di Imposta regionale sulle attività produttive e ha la peculiarità di gravare non sull’utile delle imprese, ma sul fatturato da queste prodotto, dedotti alcuni costi, tra cui parte di quello relativo al personale. Pertanto, nonostante l’aliquota possa apparire relativamente bassa, 3,75%, oltre a varie addizionali, essa ha, però, una base imponibile piuttosto ampia. Paradossalmente, un’impresa potrebbe trovarsi, come spesso accade, a pagare l’Irap, nonostante sia in perdita, perché come dicevamo, l’imposta non consente la detrazione di tutti i costi dal fatturato dell’attività.
L’Irap deve essere versata ogni anno anche in 2 rate semestrali, attraverso due modelli F24 separati. Con la prima rata, che va versata entro i termini previsti per la presentazione della dichiarazione dei redditi, il contribuente deve pagare il 40% dell’importo dovuto a titolo di acconto, mentre con la seconda rata verserà il restante 60%. Quanto a questa, essa va dovuta entro il 30 novembre o il giorno successivo, se la scadenza cade di domenica, oppure entro l’undicesimo mese dell’esercizio, se diverso dall’anno solare.
Per il pagamento proprio della seconda rata dell’acconto si dovrà utilizzare il codice tributo 3813. Vediamo a quanto ammonta ogni anno l’acconto. Per le persone fisiche, le società e le associazioni di cui all’art.5 del TUIR, esso è uguale al 100% dell’importo indicato al rigo IR21, sempre che risulti superiore a 51,65 euro. Gli altri soggetti sono tenuti, invece, a pagare un saldo complessivo del 101,50% di tale importo, purché risulti superiore a 20,66 euro.
Possibili maggiorazioni sono previste nelle Regioni, che hanno registrato un deficit sanitario, dato che l’Irap è formalmente vincolata a coprire con il suo gettito il 40% della spesa sanitaria di ciascuna Regione.
Il codice tributo 3813 può essere utilizzato anche per compensare eventuali crediti con il Fisco. Ciò dovrà essere indicato nel modello F24, dove oltre all’importo a debito da versare, all’anno di riferimento dell’imposta, alla Regione titolata alla riscossione, al Totale F potranno essere segnalati eventuali importi a credito, che saranno sottratti dal Totale E nel Saldo, il quale potrebbe così risultare positivo, debito del contribuente, negativo, credito, o nullo.
Si consiglia di rispettare i termini per il versamento dell’Irap, anche se accenniamo al fatto che il contribuente possa avvalersi del ravvedimento operoso, nei casi di ritardato pagamento. In queste situazioni, però, vanno altresì tenuti in considerazione i seguenti codici tributo da utilizzare, 1992 per il versamento degli interessi e 8907 per le sanzioni.