Il codice tributo 4045 è quello che il contribuente deve utilizzare con il modello F24 per il versamento della seconda rata dell’acconto o dell’unica rata prevista per l’imposta sul valore degli immobili situati all’estero e di proprietà di persone fisiche residenti, quale che sia la loro destinazione.
Per capire di cosa parliamo, bisogna fare riferimento al Decreto Legge n.201 del 2011, con il quale è stata introdotta, tra le altre, un’imposta sugli immobili all’estero di persone fisiche risultanti fiscalmente residenti in Italia. Questa aliquota è stata fissata allo 0,76% per le seconde abitazioni, allo 0,40% per le prime case. Quanto al criterio di residenza, il riferimento normativo resta al T.U.I.R., dove si sancisce che viene considerato residente sul territorio nazionale chi vi abbia trascorso almeno la maggioranza del tempo nell’anno solare, ovvero 183 giorni su 365, 184 su 366 per gli anni bisestili. La conseguenza è che solo alla fine dell’anno solare sarà possibile determinare l’esatta residenza della persona fisica, quando si potrà calcolare bene dove abbia trascorso il suo tempo.
L’aliquota Ivie si applica a un valore imponibile, che è pari al costo di acquisto dell’immobile, in assenza del quale si farà riferimento al valore commerciale, tenendo conto del luogo in cui esso è sito. Per gli stati UE e dello Spazio Economico Europeo, per i quali esiste uno scambio di informazioni con l’Italia, il riferimento sarà il valore catastale, in assenza del quale si opterà per il costo di acquisto o per il valore commerciale dell’immobile.
L’imposta non è dovuta, se l’importo da versare risulta inferiore ai 200 euro. Qualora sia superiore a tale soglia, bisogna ancora tenere in considerazione le imposte di tipo patrimoniali e legate al possesso dell’immobile, versate dalla persona fisica nello stato in cui questo è situato, detraendole dalla somma. Per esempio, se Tizio deve pagare un’Ivie di 600 euro e ha già versato al fisco del paese in cui è sito l’immobile 250 euro per un’imposta patrimoniale, deve limitarsi a pagare all’erario italiano la differenza di 350 euro (600 – 250). L’imposta è, poi, dovuta in misura corrispondente alla quota e al periodo di possesso nell’anno solare.
Il codice tributo 4045 serve per versare la seconda rata dell’acconto Ivie o l’unica rata dell’acconto. Bisogna compilare il modello F24 alla sezione Erario, riportando l’importo a debito, la somma dei debiti iscritti alla sezione Erario alla voce Totale A e la somma degli eventuali crediti verso l’Erario alla voce Totale B. Infine, al Saldo si ottiene la posizione netta del contribuente.