Il codice tributo 1846 è quello che il contribuente deve utilizzare con il modello F24 per il versamento del saldo dell’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle sue addizionali, oltre che dell’imposta di registro e di bollo, sul canone di locazione relativo ai contratti aventi ad oggetto immobili ad uso abitativo e relative pertinenze, nel caso ci si avvalga dell’assistenza fiscale.
Per capire di cosa stiamo parlando è necessario capire cosa sia la cedolare secca. Sin dal 2011, è possibile per o proprietari di immobili locati avvalersi di un’imposta alternativa a quella Irpef, più addizionali, bollo e di registro, versando al Fisco un’aliquota forfetaria del 21% dei canoni riscossi nell’anno, oppure del 10%, fino al 31 dicembre 2017, relativamente ai contratti di locazione concordati.
Questi ultimi sono quelli, il cui canone massimo per metro quadrato viene fissato a livello comunale e tenendo conto delle singole zone, da accordi tra i rappresentanti dei proprietari di immobili e quelli degli inquilini. Visto che il prezzo concordato sarà inferiore a quello di mercato, il proprietario ottiene il beneficio di un’imposizione fiscale agevolata.
Quanto alle scadenze e alle modalità di versamento dell’acconto e del saldo, esse sono simili a quelle previste per il versamento dell’Irpef. L’acconto è previsto nella misura del 95% dell’imposta versata nell’anno precedente, purché il suo importo non sia inferiore a 51,65 euro.
Esso è dovuto in un’unica soluzione entro il 30 novembre, se l’importo da versare non supera i 257,52 euro. Nel caso esso sia superiore, l’acconto può essere suddiviso in due rate, di cui la prima scade entro il 16 giugno e è pari al 40% del 95%, mentre la seconda scade il 30 novembre e è pari al restante 60% del 95%. Il saldo è dovuto entro il 16 giugno, insieme all’eventuale prima rata dell’acconto, oppure entro il 16 luglio, ma con una maggiorazione dello 0,4% a titolo di interesse verso il Fisco.
Il codice tributo 1846 è proprio quello che il contribuente dovrà utilizzare per effettuare il saldo, ma a patto che si avvalga dell’assistenza fiscale, altrimenti bisogna utilizzare il codice tributo 1842.
Quanto alla facoltà di avvalersi della cedolare secca, il proprietario è libero di optarvi ogni anno, a seconda della convenienza rispetto all’imposizione ordinaria. In generale, la cedolare secca potrebbe considerarsi più conveniente per i redditi medio alti, mentre per quelli medio bassi potrebbe anche non comportare un sostanziale beneficio per il proprietario, tenendo conto anche del divieto imposto dalle norme di rivalutare il canone di locazione, quando ci si avvale dell’imposta sostitutiva.