In questa guida spieghiamo a cosa serve il codice tributo 1606.
Il decreto legge 93 del 2008 ha apportato in Italia una grossa novità in tema di imposizione fiscale sui compensi erogati dal datore di lavoro al dipendente per lo svolgimento di lavoro straordinario. Tale parte della retribuzione è sottoposta a un’aliquota Irpef forfetaria del 10%, anche se con alcune limitazioni di reddito e di quote di straordinario in relazione a questo. Si tratta anche dei cosiddetti premi di produttività, quei compensi erogati ai dipendenti per il raggiungimento di determinati obiettivi aziendali.
La ratio della norma consiste nel premiare i lavoratori più produttivi, evitando che chi fa di più e meglio sia costretto a subire un aumento della pressione fiscale per l’aumento dell’aliquota Irpef applicata al maggiore reddito lordo dichiarato.
Gli importi sopra indicati potrebbero essere assoggettati alla tassazione ordinaria, mentre i percettori in possesso dei requisiti per l’accesso al regime più favorevole potrebbero decidere di avvalersi dell’imposta sostitutiva del 10%, esercitando questa opzione in sede di dichiarazione dei redditi. Di conseguenza, il soggetto che presta l’assistenza fiscale dovrà provvedere a ricalcolare l’imposta dovuta, applicando il 10% al posto dell’imposizione ordinaria.
Con la risoluzione 190/E dell’Agenzia delle Entrate sono stati introdotti 8 nuovi codici tributo, proprio con riferimento al pagamento delle imposte con assistenza fiscale, dopo le novità fiscali del 2008. Il codice 1057 è relativo all’imposta sostitutiva Irpef e relative addizionali e comunali sui compensi accessori a seguito di assistenza fiscale. Il codice 1606 riguarda gli stessi compensi, ma maturati in Sicilia e versati fuori dalla regione a seguito di assistenza fiscale. Il codice 1907 riguarda i compensi maturati in Sardegna e versati al di fuori di essa a seguito di assistenza fiscale. Lo stesso dicasi per il codice 1908, ma relativi ai compensi maturati in Valle d’Aosta e versati al di fuori di essa. E il codice 1307 riguarda i suddetti compensi, versati in Sicilia, Sardegna e Valle d’Aosta, ma maturati fuori dalle suddette regioni.
Infine, troviamo il codice tributo 1630, che si riferisce agli interessi per il pagamento frazionato dell’Irpef. Il codice 3790 riguarda, invece, gli interessi sull’addizionale regionale e il codice 3795 gli interessi sull’addizionale comunale.
Il pagamento del codice tributo 1630 avviene con l’utilizzo del modello F24. Bisogna indicare l’anno di imposta per cui si effettua il pagamento e il mese di riferimento. Quest’ultimo si indica con il numero. Per esempio, luglio è pari a 07, agosto a 08. Indicare nel modello F24 l’importo a debito da versare. La somma degli importi a debito vanno indicati nel Totale A, gli eventuali importi a credito nel Totale B. Il Saldo fornisce l’importo netto a credito o a debito verso il Fisco.
L’utilizzo del codice tributo 1630 è quindi semplice