Il codice tributo 1102 è quello che il sostituto d’imposta deve utilizzare con il modello F24 per il versamento dell’imposta sostitutiva sulle plusvalenze realizzate sulle cessioni a titolo oneroso di partecipazioni da parte degli intermediari. Il caso è quello della dismissione di una partecipazione nel capitale di una società, realizzata tramite intermediari. Il Decreto Legislativo n.461 del 1997, all’art.6 comma 9, prevede che per le operazioni effettuate con l’intervento di intermediari autorizzati ad operare nei mercati regolamentati italiani, l’operazione si considera effettuata, ai fini del versamento, entro il termine previsto per le relative liquidazioni. I soggetti di cui al comma 1, intermediari professionali o controparti, che intrattengono con il contribuente rapporti di custodia, amministrazione e deposito, rilasciano al contribuente una attestazione del versamento entro il mese successivo a quello in cui è stato effettuato.
Invece che l’imposta ordinaria gravante sui redditi, l’intermediario, in qualità di sostituto d’imposta, verserà un’imposta sostitutiva, che è uguale al 26% della plusvalenza realizzata, a partire da luglio del 2014. Sul piano legale, sappiamo anche che viene operata una distinzione tra partecipazioni qualificate e non qualificate. Le prime riguardano cessioni di titoli che assegnino al possessore almeno il 2% dei diritti di voto o il 5% del capitale, se la società è quotata sui mercati regolamentati. Le percentuali salgono rispettivamente al 20% e 25%, qualora la società non sia quotata sui mercati regolamentati.
Esempio, cedo, tramite una banca autorizzata, 1.000 azioni al prezzo cadauno di 10 euro, incassando 10.000 euro. Le stesse azioni le avevo acquistate a un costo di 8 euro ciascuna, ovvero per complessivi 8.000 euro. Realizzo così una plusvalenza di 10.000 – 8.000 = 2.000 euro, sulla quale l’intermediario dovrà applicare l’imposta sostitutiva, oggi del 26%.
Il codice tributo 1102 serve al versamento dell’imposta sostitutiva da parte degli intermediari, utilizzando la sezione Erario. Bisogna indicare il mese di riferimento, in corrispondenza del campo rateazione regione prov mese rif, di seguito, inserire l’anno di riferimento per il versamento, mentre va lasciato vuoto quello indicante gli importi a credito compensati. Al Totale A va iscritta la somma dei debiti posseduti nei confronti dell’Erario, mentre al Totale B la somma degli eventuali debiti vantati sempre verso l’Erario. Infine, alla voce Saldo i ricava la posizione netta del contribuente, che può risultare a debito, nel caso in cui il Totale A supera il Totale B, a credito nel caso opposto.